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15.07.13 (GR - Cuccioli)

23.06.13 (GR - Cuccioli)

28.01.13 (GR - Cuccioli)

Tara

LA MIA STORIA

La mia passione per gli animali penso sia nata con me ... ero ancora molto piccola e mi ricordo chiaramente l’allevamento di canarini che mio papà realizzava in pochissimo spazio tra le mura di un appartamento sito nel centro storico di Torino: studiava gli accoppiamenti al fine di ottenere i piumaggi più variopinti o

le qualità dotate di un miglior canto.

  In quel poco spazio il sogno di mia sorella (più grande di me di 11 anni)di avere come compagno di giochi un cane sarebbe sembrato per molti irrealizzabile: non avevamo un giardino,

anzi quello condominiale era squallido e con un

unico striminzito albero, che non interessava neanche all’ultimo dei passerotti che in primavera rallegrano i cieli un po' meno grigi di Torino – abitavamo ad un secondo piano senza ascensore e non c’erano ampi terrazzi in cui pensare di alloggiarvi un’eventuale cuccia....eppure un giorno mio papà (forse la

passione ce l’ha trasmessa proprio lui) arrivò a casa con un bellissimo cucciolo di dalmata, affrontando i malumori di mia mamma, che non era stata minimamente preparata alla novità.

Io ero veramente molto piccola e ne ho un ricordo molto vago, mentre mi ricordo come se fosse ieri di Dick, il secondo cane che entrò nella nostra casa e che mi accompagnò fino alla adolescenza. Era un esemplare di Boxer con una testa ed un’espressione bellissime messi in un corpo un po' meno tipico ( parlo di quasi 35 anni fa e non c’era all’epoca la cultura cinofila che possiamo avere oggi), che mio papà acquistò nel negozio di animali davanti al quale passava tutti i giorni andando al lavoro.

  Entrò in casa nostra in punta di piedi molto timido ed impaurito, conquistandosi le simpatie di mia mamma che aveva mal tollerato la troppa invadenza dei nostri spazi di chi lo aveva preceduto ma, appena il coraggio sopraggiunse, si impossessò totalmente delle nostre vite al punto di obbligarci a dargli delle spiegazioni, prima di allontanarci da casa senza di lui, se volevamo evitare che facesse disastri in nostra assenza . Pur non essendo fisicamente un degno rappresentante della razza, aveva dalla sua un carattere eccezionale che ci permise di portarlo sempre con noi ovunque, insegnandoci ad apprezzare quella silenziosa presenza che solo un cane ti sa dare.

 TaraAlla sua morte la sofferenza fu talmente forte che per un po' non riuscimmo a prendere in considerazione l’idea di averne un altro (sarebbe stato impossibile sostituirlo... come Dick c’era soltanto lui), ma ogni tanto una delle numerose enciclopedie dei cani che avevamo in libreria si apriva ed io e mia sorella sfogliavamo pagina dietro pagina, leggendo standard di razza, sognando l’ arrivo di un nuovo cucciolo.

 Sei mesi dopo acquistammo una femmina di Welsh Terrier, con tanto di pedigree, presa questa volta in un allevamento serio che continua tuttora con successo la sua attività. Con lei ci fu l’approccio timido, questa volta da parte nostra, al mondo delle esposizioni canine di bellezza : non era facile, bisognava saperla presentare, ma soprattutto toelettare nel modo corretto, e lo stripping non è cosa che tutti sanno fare, nemmeno molto spesso molti toelettatori cosidetti professionisti, e così i risultati raggiunti non furono molti ma imparammo un’altro modo di relazionarsi con il cane.

  Non solo più un compagno nella vita di tutti i giorni ma un qualcuno con cui lavorare e con cui fare delle attività, vissute con più o meno agonismo.

  TiffytwoVisse con noi 12 anni e nel frattempo ero diventata una donna adulta che desiderava avere un proprio” compagno” con cui condividere le giornate di single: la mia scelta in un primo tempo si indirizzò sul setter irlandese ma, quando nel ‘98 all’esposizione internazionale di Milano mi avvicinai al ring dei Golden Retriever, rimasi letteralmente affascinata dall’eleganza e dalla dolcezza che sapevano esprimere quei cani di una razza per me ancora poco conosciuta.

Andai a casa e feci quello che oggi consiglio a tutti di fare quando decidono di “comprare” un cane: lessi molto e mi documentai sulla razza su tutti i testi che era possibile reperire in commercio.

  Circa un anno dopo entrò nella mia vita una splendida cucciola di golden retriever.

  Con lei imparai quel rapporto tutto particolare che si ha con un retriever e mi fece irrimediabilmente innamorare di questa razza, tanto che, soltanto 12 mesi più tardi,decisi di darle una compagna.  

 

Tara e Tiffy two, le capostipiti del mio allevamento, mi hanno insegnato quanto un golden sappia essere gentile, discreto, buono e generoso e quanto sia veramente appagante la loro compagnia, arrivando giorno dopo giorno a vivere quasi in simbiosi, riuscendo a capirsi con un semplice scambio di sguardi.

 

 Tara & Tiffytwo

E’nel rispetto di questo rapporto che ho impostato il mio allevamento: i miei cani vivono a stretto contatto con me ogni momento della giornata e non rinchiusi nei box; dedico tutto il tempo necessario alla cura del loro mantello e del loro benessere fisico portandoli ogni giorno a fare lunghe camminate nei boschi o, se possibile, a nuotare; cerco di trasmettere questa mia passione a tutti coloro si avvicinino con l’intenzione di adottare un mio cucciolo, perchè la mia idea è che se si è veramente capiti si è amati.

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